domenica 30 agosto 2009

Eros & Thanatos




"... Avevo dato balli e serate a Londra e Parigi (...) ma non avevo immaginato cosa potessero essere le feste a Roma: hanno qualcosa della poesia antica, che pone la morte accanto ai piaceri..."

Francois-Renè de Chateaubriand
1829

venerdì 28 agosto 2009

La Morena e il Capitano

Photobucket



La Morena e il Capitano divampano
sulle onde di un tango
sul mare
nella notte levantina
pungente di stelle
e di sussulti
di occhi e di promesse
di nostalgie lontane...

martedì 25 agosto 2009

RISACCA


Dolce e malinconico indebolisce agosto.

Dissolvono
come spuma di risacca
sogni e promesse.

Ancora un languore
vela lo sguardo.
Il sole rosso
basso all'orizzonte
assolve.



splendida

martedì 18 agosto 2009

CARO DIARIO


Ecco, intanto mi autosostengo, mi faccio da amica, mi leggo e rileggo le due perle di saggezza che ho scritto; questo diario on line stenta a farsi strada per me, abituata al fruscìo della penna sulla carta; però mi intriga la novità non solo del mezzo quanto della direzione o meglio: della destinazione.

Il diario una volta era l'amico, il confidente segreto a cui riservare emozioni indicibili, amari sfoghi ed esultanti trionfi, dissertazioni autoreferenti e avvenimenti quotidiani.

Per qualcuno era anche un modo per fare il punto della situazione nella propria vita e comunque mai e poi mai si sarebbe rivelato il suo contenuto ad anima viva: rappresentava il dialogo intimo per eccellenza, quel guardarsi allo specchio puntualizzando su carta quello che si vedeva riflesso.

Adesso abbiamo il web-log ovvero blog: diario in rete, concezione esattamente opposta a quella del vecchio diario cartaceo sia come forma grafica ma soprattutto, come dicevo prima, per la sua destinazione d'uso. Il blog nasce per essere visibile.

Non più intimi sospiri nel segreto delle proprie pagine ma trionfanti proclami ai quattro venti di tutto ciò di cui si può dissertare.

Ragionandoci non saprei dire se è più una sorta di rassicurazione, quella di avere un vasto uditorio a conferma del proprio sentire, una liberazione della propria espressività o per qualcuno anche la vanità di mostrare e mostrarsi. D'altro canto la possibilità dell'anonimato ci garantisce comunque di poter spargere nell'etere le nostre urgenze intellettuali.

Insomma, le esigenze sono cambiate, come dimostra la vertiginosa ascesa dei social network, primo fra tutti facebook.

E a guardarmi attorno, trovo delle belle cime di sapere, di simpatia, di romanticismo e tutto sommato debbo dire che questa nuova usanza mi piace proprio.

splendida

domenica 16 agosto 2009

Torno alla mia cicoria

Sto pulendo la cicoria, mi dice Maria e penso che sia proprio carina l'idea del blog ma ci posso scrivere anch'io, sai, tipo forum?
Beh, c'è spazio nei commenti oppure potremmo fare un blog collettivo, a più voci.
Si, si protrebbe parlare di poesia, di letteratura....
E' un'idea, io per esempio ieri ho iniziato a leggere: "Leggere Lolita a Teheran" di Azar Nafisi ed. Adelphi; ho letto ancora poche pagine e già mi ha catturato.
La protagonista èun'insegnante universitaria che decide di dare le dimissioni dal suo incarico accademico ma non dalla formazione e così chiede alle sette migliori studentesse che aveva di andare ogni giovedì a casa sua per parlare di letteratura...:" Per circa due anni, quasi tutti i giovedì mattina, con il sole e con la pioggia, sono venute a casa mia, e quasi ogni volta era difficile superare lo choc di vederle togliersi il velo e la veste per diventare di botto a colori. Eppure, quando le mie studentesse entravano in quella stanza, si levavano di dosso molto di più. Lentamente, ognuna di loro acquisiva una forma, un profilo, diventava il suo proprio, inimitabile sé...".
Appena avrò finito di parlare con te ricomincerò la lettura così potrò raccontarti altri particolari e magari invogliarti a leggerlo e poi discuterne sul blog, che ne pensi?
Penso che sono già incantata dall'argomento; in passato tu mi hai già parlato di altri libri scritti da donne sulle donne in realtà come quella medio-orientale e l'argomento mi ha affascinato tantissimo; ricordo per esempio " Il volto cancellato" di Fakhra Younas oppure "Il velo della paura" di Samia Shariff; è un argomento molto forte, toccante ma è anche interessante accostarsi ad un certo tipo di letteratura femminile.
E' vero, voglio parlare proprio di questo la prossima volta che ci sentiamo, adesso però ti devo lasciare.
Anch'io, ti auguro buona lettura e torno alla mia cicoria.
Splendida

sabato 15 agosto 2009

Lucida...mente

Entro in questo mondo virtuale con la curiosità e la trepidazione dell'adolescente che si affaccia nel mondo: cosa succederà? Sarò capace di barcamenarmi fra sigle, simboli, termini sconosciuti e via dicendo? Mi piacerà questa nuova proiezione di me? E...

Basta domande, ormai sono qui ed ho proprio voglia di viverla tutta questa avventura, perciò mi congratulo con me stessa, mi do il benvenuto e inizio il viaggio.


Splendida