martedì 18 agosto 2009

CARO DIARIO


Ecco, intanto mi autosostengo, mi faccio da amica, mi leggo e rileggo le due perle di saggezza che ho scritto; questo diario on line stenta a farsi strada per me, abituata al fruscìo della penna sulla carta; però mi intriga la novità non solo del mezzo quanto della direzione o meglio: della destinazione.

Il diario una volta era l'amico, il confidente segreto a cui riservare emozioni indicibili, amari sfoghi ed esultanti trionfi, dissertazioni autoreferenti e avvenimenti quotidiani.

Per qualcuno era anche un modo per fare il punto della situazione nella propria vita e comunque mai e poi mai si sarebbe rivelato il suo contenuto ad anima viva: rappresentava il dialogo intimo per eccellenza, quel guardarsi allo specchio puntualizzando su carta quello che si vedeva riflesso.

Adesso abbiamo il web-log ovvero blog: diario in rete, concezione esattamente opposta a quella del vecchio diario cartaceo sia come forma grafica ma soprattutto, come dicevo prima, per la sua destinazione d'uso. Il blog nasce per essere visibile.

Non più intimi sospiri nel segreto delle proprie pagine ma trionfanti proclami ai quattro venti di tutto ciò di cui si può dissertare.

Ragionandoci non saprei dire se è più una sorta di rassicurazione, quella di avere un vasto uditorio a conferma del proprio sentire, una liberazione della propria espressività o per qualcuno anche la vanità di mostrare e mostrarsi. D'altro canto la possibilità dell'anonimato ci garantisce comunque di poter spargere nell'etere le nostre urgenze intellettuali.

Insomma, le esigenze sono cambiate, come dimostra la vertiginosa ascesa dei social network, primo fra tutti facebook.

E a guardarmi attorno, trovo delle belle cime di sapere, di simpatia, di romanticismo e tutto sommato debbo dire che questa nuova usanza mi piace proprio.

splendida

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