mercoledì 7 settembre 2011

PER "PIACERE"

Leggevo un articolo di giornale sulla nascita ed evoluzione dei sessi e, a parte la conferma che geneticamente il sesso forte è quello femminile, in quanto è dall'apparato genitale femminile che si sviluppa quello maschile, una cosa mi ha incuriosito.
L'articolo ipotizzava che se non ci fosse questa differenziazione maschio/femmina e quindi la necessità di attrarsi per accoppiarsi e procreare, non esisterebbero una serie di altre cose e comportamenti.

Cito testualmente: "... Supponiamo che si trovi un altro modo asessuato per assicurare la riproduzione della specie ... svanirebbero affreschi, statue, capolavori della musica e della letteratura ... l'abbigliamento perderebbe il suo estro modaiolo ... Rimarrebbero disoccupati parrucchieri, stilisti, fioristi, produttori di cosmetici, prostitute; sparirebbero strumenti di seduzione come gioielli, profumi, fiori, creme cosmetiche e abbronzanti, auto di lusso, viagra ... anche le religioni sarebbero ribaltate: niente più clausure, matrimoni, astinenze, censure, misoginie e omofobie ... la storia avrebbe sicuramente uno sviluppo molto più lento ... e forse vivremmo ancora di caccia e di raccolta ...".

Perbacco! ( tabacco e venere, è il caso di dire ) Che delusione! Ma davvero facciamo tutto questo solo per avere figli? E il divertimento dove lo mettiamo?
Quanto influisce la capacità di procreare nell'accoppiamento e nel piacere sessuale?
Eliminando le necessità riproduttive, verrebbe meno anche l'aspetto ludico?
Perché secondo me il suddetto "armamentario" ha la sua buona percentuale "piacereccia"!
Mica l'industria del sesso va avanti ad asili nido? O no?

Se poi sparisse proprio il sesso, cioè diventassimo tutti "angeli" (ahi che dolor!), credo che l'essere umano non ci metterebbe molto ad inventarsi altre forme di "godimento"!



Splendida

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